SOLIDARIETA’ DELL’UNCI. GALIMBERTI: “SIAMO CON FEDERICA, MA IL PARLAMENTO DOV'E?". ZINGALES: “ENNESIMO ATTACCO VILE"
Minacciata la cronista Federica Angeli ad Ostia (Roma) mentre seguiva le operazioni di sgombero di una casa occupata abusivamente da un esponente del clan Spada
L’Unione nazionale cronisti italiani esprime solidarietà alla cronista di Repubblica, Federica Angeli, vittima di un'aggressione ad Ostia (Roma) mentre seguiva le operazioni di sgombero di una casa abitata abusivamente da un esponente del clan Spada. Federica Angeli è stata insultata e minacciata da membri della famiglia Spada.
“Invitiamo ancora una volta tutte le istituzioni. – ha sottolineato Alessandro Galimberti, presidente nazionale dell’Unci – a tenere alta l’attenzione sui giornalisti che, come Federica Angeli, rischiano ogni giorno soltanto per svolgere correttamente il dovere di informare. L’aggressione odierna è la prova che Federica Angeli ha svolto il proprio lavoro con correttezza e puntualità. Non può cadere ancora una volta nel vuoto l'appello ad intervenire sul versante legislativo per garantire una tutela più adeguata allo svolgimento della professione".
Lo scorso giugno ad Ostia è stata organizzata una <passeggiata per la legalità> con la partecipazione di oltre 2mila persone per sostenere l’impegno di Federica Angeli che vive sotto scorta da 1800 giorni dopo le sue inchieste contro i clan criminali di Ostia.
“L’aggressione di oggi – ha sottolineato il vice-presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales – è l’ennesimo, vigliacco, tentativo di colpire una cronista che con coraggio ed abnegazione ha raccontato, e racconta, con scrupolo tutto ciò che ruota nel malaffare di Ostia e nei suoi clan criminali. L’Unci è sempre vicina ai cronisti minacciati”.
Lunedì sera a Roma, nell’area della stazione Termini, erano stati aggrediti una troupe di Rete 4 e la giornalista Angela Camuso mentre realizzavano un servizio sul degrado dei rioni che si affacciano sulla stazione ferroviaria del capoluogo laziale.