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Rita Borsellino scrive alla Commissione Ue “In Italia libertà d’informazione a rischio”

L'EURODEPUTATA ADERISCE  ALLA MANIFESTAZIONE DEL 19 SETTEMBRE A ROMA

 

Il giornalista in possesso di informazioni non può e non  deve tacere

11 settembre 2009 - “E' fuori di dubbio, a mio avviso, che il diritto di cronaca vada difeso e  rispettato e che in ogni caso il giornalista che viene in possesso di  informazioni, anche relative ad atti processuali, non può e non deve tacere”. E’  il passo centrale della lettera che l’eurodeputata Rita Borsellino ha inviato  alla Commissione europea in merito al provvedimento del Governo italiano che  verrà discusso nei prossimi giorni al Senato. La lettera prende spunto dalla  mozione promossa in vari consigli regionali dall’Unione nazionale cronisti  italiani.         Nella mozione si sottolinea che  “il testo attuale del Ddl  Alfano che limita lo svolgimento e l'informazioni  sulle intercettazioni, così come approvato dalla Camera,  priva la magistratura  di uno degli strumenti più efficaci per la lotta e la repressione del crimine e  riduce pesantemente il diritto costituzionale dei cittadini di essere informati  in modo compiuto, completo e tempestivo”.                                                                                                                        

Rita Borsellino ha annunciato la sua adesione alla manifestazione del 19  settembre a Roma spiegando: “La libertà d’informazione è un pilastro della  democrazia. Noi tutti abbiamo il dovere di difenderla”.  

 

La lettera in difesa   della libertà  d’informazione

                                                                                   Jacques Barrot

                                                                                  Vice Presidente Commissione europea

Ill.mo VicePresidente,

Le scrivo per informarLa  che il Senato della Repubblica italiana voterà il prossimo mese di settembre un  provvedimento sull'uso delle intercettazioni. Il disegno di legge, presentato  dal Ministro di Grazia e Giustizia, dott. re Angelino Alfano, prevede  l'introduzione di limitazioni al diritto di cronaca e di sanzioni  sproporzionate, tra cui pene detentive, a carico di giornalisti e editori. Tali misure, se approvate, violerebbero il diritto della libertà d'informazione  come sancito all'art.11 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea  e dalla Convenzione dei diritti dell'uomo.                                                                                                                             

E' fuori di dubbio, a mio avviso, che il diritto di cronaca vada difeso e  rispettato e che in ogni caso il giornalista che viene in possesso di  informazioni, anche relative ad atti processuali, non può e non deve tacere.                                                                                                            

Se da una parte va salvaguardata giustamente la necessità di tutelare la  riservatezza delle persone, soprattutto se estranee alle indagini, dall'altra,  però, non si possono accettare interventi legislativi volti ad impedire del  tutto il diritto di cronaca e d'informazione                   

Le chiedo, pertanto, nella sua veste di Commissario europeo per la giustizia e  le libertà di intervenire e vigilare affinché il provvedimento in adozione al  Parlamento italiano non violi la libertà di stampa e non leda il diritto dei  cittadini a essere informati.

Distinti saluti,

                                                                                                              Rita Borsellino

 

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