Sabato, 27 Luglio 2024 15:49

Boss della camorra condannato per le minacce a un cronista

NAPOLI, UNA  SENTENZA A  DIFESA DELLA LIBERTA’ DI STAMPA 

Sostegno  pieno e operativo di Unione Cronisti Campania e Assostampa napoletana

10 luglio 2009, Napoli - L’Associazione napoletana  della Stampa e l’Unione Cronisti campana accolgono con soddisfazione la sentenza  dell’undicesima sezione penale del tribunale di Napoli, giudice Carlo Spagna,  che ha condannato Luigi Giuliano, appartenente all'omonima famiglia camorristica  di Forcella e sua moglie Carmela De Rosa (genitori di Salvatore Giuliano,  condannato come l’autore dell’omicidio della giovane Annalisa Durante) per il  reato di violenza privata, rispettivamente a 2 anni e 6 mesi di reclusione e 2  anni e 2 mesi, e al risarcimento del danno nei confronti del cronista Arnaldo  Capezzuto.

“Una sentenza – sostengono il presidente dell’Assostampa  Vincenzo Colimoro e dell’Unione Cronisti, Renato Rocco - che da’ atto al  giornalista di non essersi tirato indietro davanti alle minacce rivoltegli dai  coniugi Giuliano, denunciando gli atti intimidatori subiti, a più riprese, solo  per avere fatto il proprio lavoro di cronista, in maniera autonoma e libera,  secondo lo spirito guida della nostra professione”. Si è trattato “di un  processo – si legge ancora nel comunicato - che ha visto la categoria unita  schierarsi al fianco del collega, con la presenza anche in aula durante le  udienze, per sostenerne il lavoro difficile e pericoloso da lui svolto, come da  tanti altri, a rischio anche della propria incolumità”.

 

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