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Lo Bianco: il diritto di cronaca è ucciso dagli organismi di categoria

PROCESSI TV: LETTERA APERTA DI LO BIANCO A FRANZ

L'Ordine non  sanzionò chi definì “assolto” Berlusconi nel  processo  Mills

23 maggio 2009, Palermo  - Caro Franz, mi pare che di questi tempi, complice anche il caldo, l’Ordine dei  giornalisti per bocca dei suoi dirigenti ci regali affermazioni davvero  sorprendenti: ‘’non credo sia la tessera dell’Ordine a fare di una persona un  giornalista’’, sostiene Iacopino nel sito dell’Ordine, in evidente stato di  confusione mentale.  Tu adesso definisci “farneticante’’  un commento  normalissimo di Guido Columba, che sottolinea come il diritto di cronaca in  questo Paese è ucciso innanzitutto dagli organismi di categoria dei  giornalisti. 

Columba è rimasto l’unico a  gridare una verità lampante e sotto gli occhi di tutti: e cioè che i giornalisti  giudiziari non sono partecipi di alcun circolo virtuoso, ma solo testimoni  neutri, a volte anche di circoli processuali che hanno ben poco di virtuoso. Per  garantire il loro ruolo, oltre alla Costituzione, è sufficiente la deontologia:  se sbagliano (travisano la verità dei fatti) vadano sanzionati. Ma non ricordo  di avere mai visto un Ordine dei giornalisti aprire un fascicolo nei confronti  di chi in un servizio televisivo su una rete nazionale  ha definito ‘’assolto’’  il presidente del Consiglio nel processo Mills. 

La spettacolarizzazione dei  processi in tv è un problema reale: ma non si risolve circoscrivendo il diritto  di cronaca dentro regole ferree. Quella non è più informazione, ma è, appunto,  spettacolo, che aziona leve diverse: dalla morbosità, al gossip, alla voglia di  alzare l’audience. Che c’entra con tutto questo il diritto di cronaca? Si  lascino in pace i giornalisti, e i loro organismi di categoria,  e si cerchino i  correttivi  all’interno dei palinsesti tv.
Mi rendo conto che Columba, e l’Unci, è rimasto il solo, in Italia, a dire  queste cose: e per questo appare farneticante. Ma fino a quando Ordine e Fnsi si  ostineranno a firmare codici e codicilli, accettando supinamente la tutela di  presidenti di Cassazione o di Corte Costituzionale che disegnano per noi i  confini dell’art. 21 della Costituzione oltre i quali diventiamo “sporchi,  brutti e cattivi’’, non più passeggeri  dell’autobus  ‘’Circolo Virtuoso’’  avviato  da giudici e difesa in direzione della Verità , il diritto di cronaca,  già  di fatto cancellato dallo scandaloso ddl sulle intercettazioni, subirà un  altro, durissimo, colpo. Questa volta ad opera degli stessi giornalisti. 
Cordialmente,                                                                                                                              Giuseppe Lo Bianco

Consigliere nazionale dell’Unci

 

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