Venerdì, 19 Aprile 2024 21:28

Premio Girolimoni: il bando e la storia

LE CANDIDATURE ENTRO IL 30 APRILE 2009

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Associazione Presi per Caso

 presenta

 

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www.premiogirolimoni.org

Ufficio Stampa Studio alfa

tel. e fax 06. 8183579, e- mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.  

responsabile ufficio stampa e P.R. Lorenza Somogyi Bianchi, cell, 333. 4915100

addetto stampa Olivia Volterri, cell. 338 5690870

 

IL  PROGETTO

Il Premio Girolimoni: per un’informazione responsabile nasce per dare voce e  concretezza

all’esigenza di un approccio e di una  cultura non scandalistiche alla cronaca e al giornalismo di attualità.

L’iniziativa giunge a ideale  coronamento di una lunga campagna di riabilitazione, promossa dal gennaio 2008

dai Presi per Caso, gruppo  costituitosi all’interno del Carcere di Rebibbia e trasformatosi in Associazione  Culturale.

 

Ispirato a Gino  Girolimoni che, ingiustamente accusato di omicidio e pedofilia negli anni Venti, fu scagionato dalla magistratura, ma mai dalla stampa che l’aveva sbattuto in  prima pagina come un mostro, il Premio vuole stimolare un giornalismo che, nel perseguimento della sua funzione informativa, di impegno civile, di  garanzia delle libertà sociali, colga e rispetti quelle cautele processuali  previste dai nostri codici e si faccia così garante del principio di presunzione  di non colpevolezza dell’indagato/imputato così come previsto dalla nostra carta  costituzionale. Ciò nella convinzione che il rispetto di tali principi di  diritto sia condizione irrinunciabile di un vivere civile a cui il giornalismo  deve ispirarsi in tutte le stagioni.

 

È questa  un’auspicabile missione che i media, sull’onda della ricerca di una  presunta audience indispensabile alle vendite, sembrano talvolta sottovalutare.

 

A chi è rivolto il bando:  a tutti giornalisti ed alle testate giornalistiche italiane, con particolare  attenzione a chi ovviamente si occupa di cronaca. Una sezione speciale è  anche riservata ai Blog, nuovo strumento di dibattito ed approfondimento per  quanto non strettamente giornalistico;

 Da  chi è promosso: dall’Associazione Presi per Caso con il Patrocinio  della Facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza Università di Roma e  dall’Unione Nazionale Cronisti Italiani;

L’aspetto  formativo: l’iniziativa ha trovato rilevanti punti di contatto con il  percorso intrapreso dal gruppo di ricerca “Cattive notizie”, con la direzione  scientifica del Prof. Mario Morcellini, che ha tra gli altri obiettivi lo studio  della rappresentazione giornalistica proprio della cronaca nera nei media  italiani;

 Le  date: la scadenza delle domande di partecipazione è fissata al 30  aprile 2009. Le premiazioni sono programmate per settembre 2009. Il bando fa  riferimento agli articoli pubblicati o trasmessi fra il 1° gennaio e il 31  dicembre 2008.

PREMIO GIORNALISTICO

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BANDO DI CONCORSO

L’Associazione Culturale Presi per Caso, in  collaborazione con la Facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza  Università di Roma e con il Patrocinio dell’Unione Nazionale Cronisti Italiani,  indice il Premio Girolimoni: per  un’informazione responsabile. Un’iniziativa  nata per dare voce e concretezza all’esigenza di favorire un approccio non  scandalistico all’attualità e per sollecitare un giornalismo sempre più attento  al tema della responsabilità. Ispirato a Gino Girolimoni che, ingiustamente  accusato di omicidio e pedofilia negli anni Venti, fu scagionato dalla  magistratura, ma mai dalla stampa che l’aveva sbattuto in prima pagina come un  mostro, il Premio vuole stimolare un giornalismo che, nel perseguimento  della sua funzione informativa, di impegno civile, di garanzia delle libertà  sociali, colga e rispetti quelle cautele processuali previste dai nostri codici  e si faccia così garante del principio di presunzione di non colpevolezza  dell’indagato/imputato così come indicato dalla nostra carta costituzionale. Nella convinzione che il rispetto di tali principi di diritto sia condizione imprescindibile di un vivere civile a cui il giornalismo deve  ispirarsi. Attenzione che i media sembrano invece trascurare, preoccupati  di inseguire l’attenzione di un’audience indispensabile alle vendite.

  1. OGGETTO DEL BANDO: il premio verrà assegnato ai giornalisti e alle testate che abbiano dimostrato particolare sensibilità ed attenzione nella trattazione di una vicenda di cronaca;

  1. REQUISITI PER LA PARTECIPAZIONE: il bando è aperto a tutte le testate giornalistiche italiane regolarmente registrate presso il Tribunale di competenza e ai giornalisti iscritti all’Albo “professionisti” o “pubblicisti” dell’Ordine dei giornalisti italiano. Sono esclusi dalla partecipazione i giornalisti membri della Giuria, i loro familiari e tutte le persone che abbiano legami contrattuali con i giurati o con l’organizzazione; ciascun partecipante potrà partecipare con un solo servizio o gruppo di servizi correlati allo stesso fatto di cronaca;

  1. LA SEZIONE BLOG: una sezione particolare è poi riservata ai Blog, nuovo strumento di comunicazione non proprio tecnicamente giornalistico, che tuttavia sta catalizzando un’importante area della comunicazione;

  1. PERIODO DI RIFERIMENTO: saranno ammessi al concorso articoli e servizi in lingua italiana pubblicati o trasmessi nel periodo 1 gennaio 2008 - 31 dicembre 2008. Per quanto attiene agli articoli pubblicati a mezzo stampa, saranno presi in considerazione quelli pubblicati su quotidiani o riviste effettivamente distribuiti e diffusi sempre entro il citato limite del 31 dicembre 2008;

  1. I PREMI E IL DOPPIO CANALE DI ACCESSO: sono previsti due ordini di premi: un premio alla Testata più responsabile e uno al Giornalista più responsabile, che verranno assegnati dopo una valutazione dei materiali inviati. Un premio speciale Facoltà di Scienze della Comunicazione assegnato dagli studenti della Facoltà impegnati in un gruppo di ricerca e di formazione sul tema, appunto, della Comunicazione Responsabile: anche in questo caso il riconoscimento sarà suddiviso in premio alla testata e premio al giornalista. Oltre che in relazione al merito, i vincitori saranno premiati con un’opera d’arte espressamente dedicata;

  1. TERMINE E MODALITA’ DI CONSEGNA: tutto il materiale utile alla valutazione del lavoro dei candidati dovrà essere inviato in busta chiusa con raccomandata a/r o corriere entro e non oltre il 30 aprile 2009 a:

PREMIO  GIROLIMONI PER UN’INFORMAZIONE RESPONSABILE

TELELAB

c/o FACOLTÁ DI  SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE,

SAPIENZA  UNIVERSITÁ DI ROMA, VIA SALARIA 113, 00198 ROMA

con in allegato  (modulo 1):

-         un foglio firmato ed eventualmente timbrato, nel caso di testate  giornalistiche, riportante: NOME DELLA TESTATA e del GIORNALISTA, riferimenti al  caso di cronaca individuato, breve descrizione dei criteri utilizzati per la  trattazione;

-         riferimenti anagrafici e biografia, nel caso di giornalista, indirizzo,  telefono, cellulare, e-mail. Breve scheda descrittiva nel caso di testata  giornalistica meno nota. Oltre, ovviamente, agli articoli – in formato cartaceo  e su supporto audio- video- utili alla valutazione del candidato. Farà fede il  timbro postale.

  1. LA SELEZIONE DEI VINCITORI: i materiali presentati saranno sottoposti ad una selezione preliminare per la valutazione della sussistenza dei requisiti di partecipazione del presente bando. L’esame sarà affidata inizialmente ad una commissione composta dagli studenti della Facoltà di Scienze della Comunicazione impegnati in attività di ricerca su questi temi, dal personale docente incaricato e dai membri dell’Associazione culturale Presi per Caso. L’obiettivo ultimo è quello di coniugare un’attività di sensibilizzazione e formazione al problema della responsabilità giornalistica, con la volontà di dare respiro ad una voce quanto più corale possibile. Successivamente, i prodotti editoriali verranno esaminati da una giuria di studiosi ed esperti della comunicazione con il fine di stabilire i vincitori del premio.

 Gli esiti della valutazione saranno  pubblicati sul sito del premio: www.premiogirolimoni.org

   8. LA GIURIA:  Fanno parte della Giuria: Alessandro Barbano, Corrado Calabrò, Guido Columba,  Alessandro Cristaldi, Franco Ferrarotti, Sergio Lepri, Roberto Martinelli,  Raffaella Messinetti, Mario Morcellini, Roberto Natale, Paolo Nepi, Vittorio  Roidi, Paolo Zefferi.

9. LA PREMIAZIONE: la premiazione dei vincitori avverrà in occasione di  un evento pubblico organizzato dall’Associazione culturale Presi per Caso in  collaborazione con la Facoltà di Scienze della Comunicazione e l’Unione  Nazionale Cronisti Italiani. La data della premiazione sarà resa nota sul sito www.premiogirolimoni.org

10. MODIFICHE:  l’organizzazione si riserva di apportare modifiche a bando qualora si rendesse  necessario per cause di forza maggiore, impegnandosi a darne tempestivamente  notizia agli organi di stampa.

Gino  Girolimoni

Un’ingiustizia  della memoria

"E' stata  depositata presso la cancelleria della Sezione d'Accusa della nostra Corte  d'Appello la sentenza della Sezione di Accusa che chiude l'istruttoria a carico  di Gino Girolimoni. La sentenza - dopo le richieste del P.M. comm. Mariangeli  che già a suo tempo pubblicammo - assolve il Girolimoni per i reati a lui  attribuiti per non aver commesso il fatto."

da La Tribuna,10 Marzo 1928     (trafiletto  in quinta pagina , unico articolo pubblicato)

La storia di Gino  Girolimoni non è semplicemente la storia di un gravissimo e accertato errore  giudiziario.

È molto ma molto di  più. Contiene ingredienti classici delle storie di malagiustizia quali il  pregiudizio, l’isolamento, la solitudine. È macchiata dal perpetuarsi, anche a  distanza di 80 anni, di un terribile e indelebile marchio.

Gino fu arrestato il  9 Maggio 1927. Accusato di aver martoriato 7 ragazzine.

Eppure un eroico  magistrato, il giudice istruttore Rosario Marciano, a dieci mesi dall’arresto di  Gino, accortosi subito che l’indagine svolta era un misero coacervo di scialbi  teoremi e di squallidi pettegolezzi, provvide tempestivamente a scarcerarlo.

Eppure un intrepido  poliziotto, Giuseppe Dosi, calcò mirabilmente tutte le piste investigative  possibili per aiutare Girolimoni, da lui ritenuto più che innocente, e per  incastrare il presunto “vero mostro” (che lui vedeva nel pastore anglicano Ralph  Bridges).

Quasi sempre, chi si  trova a rivestire il ruolo di imputato (colpevole o innocente che sia) ha da  ridire sul comportamento, spesso unidirezionale, della magistratura e della  polizia nel corso delle indagini, denunciandone i metodi, l’accanimento, a volte  gratuito, lamentandosi in generale dell’operato.

A Gino Girolimoni,  caso più unico che raro, accadde l’esatto contrario: ebbe un magistrato e un  poliziotto lucidi, capaci di sopportare il peso di un’opinione pubblica  forcaiola e di rovesciare completamente le sorti di un’indagine fallace sotto  ogni punto di vista.

Ebbe, cosa ancora  più importante, al termine del tragico percorso giudiziario, una nitida  sentenza di assoluzione.

Gino fu, dunque,  riconosciuto innocente. Ma non bastò.

La storia di  Girolimoni non è la semplice storia degli strascichi sociali, familiari ed  emotivi che, di norma, conduce l’esser stati anche solo sospettati di un delitto  orrendo. La morte civile di chi è additato per colpe non avute. Il senso di  esclusione sociale.

È molto, molto di  più.

Girolimoni,  nonostante la sua innocenza fosse già nitida dal giorno del suo arresto e  nonostante questo nitore fosse balzato agli occhi di magistratura e polizia,  confluendo, poi, in una sentenza definitiva di assoluzione, ebbe la vita  spezzata: da uomo apprezzato qual era, divenne  presto una sagoma abietta, scansata a vista e rimase sempre più isolato, privato  di affetto, vinto. Morì in completa solitudine nel 1961.

Il suo nome divenne,  nel corso degli anni, un brutale sinonimo, un turpe attributo, un offensivo uso  linguistico. Ancora oggi, infatti, per indicare chi manifesta preferenze  sessuali per ragazzine molto più giovani, si usa spesso dire che è “un  Girolimoni” perpetuando la negazione della giustizia nei confronti di un povero  innocente.

Ed è contro questa  sedimentata ingiustizia della parola e della memoria che noi intendiamo oggi  mobilitarci, con una comunicazione minima, musicale, bisognosa di vasta  interlocuzione. Vogliamo che ciascuno “sia voce” attiva per sgretolare questo  clamoroso equivoco della memoria e restituire a un povero innocente, al suo nome  degno di memoria, la vera autentica giustizia. La giustizia del ricordo.

"Nella  basilica di San Lorenzo fuori le Mura si sono svolti ieri mattina i funerali di  Gino Girolimoni, deceduto domenica scorsa all'età di 72 anni (presenti, solo 4 persone n.d.r.). Il Girolimoni fu accusato nel 1927 di aver  seviziato sette bambine, ma alla fine venne riconosciuto innocente. Al termine  delle esequie, la sua salma è stata trasportata al deposito del cimitero del  Verano, in attesa che il comune provveda alla sua  sistemazione."                              da Paese Sera, 27  Novembre 1961

 

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 L'ASSOCIAZIONE PRESI  PER CASO

L’Associazione

PRESI PER CASO

 

L’Associazione Presi per Caso è l’espressione di un progetto culturale curato dalla rock  band nata all’interno delle mura del carcere di Rebibbia. Obiettivo  dell’iniziativa è quello di abbattere il muro del pregiudizio e sensibilizzare  l’opinione pubblica, attraverso i canali della musica e dello spettacolo ma non  solo, attorno ai temi del carcere e dell’emarginazione.

Dall’inverno 2008 i  Presi per Caso hanno portato avanti una campagna di riabilitazione di Gino  Girolimoni: un appello in musica in CD con due tracce musicali, numerosi  concerti, la richiesta a gran voce di una via intitolata a Girolimoni per  restituire la dovuta dignità ad una vittima dei mass media e dei  pregiudizi della gente.

La vicenda  della band

Fra le prime attività della Band figurano i  concerti per le famiglie dei detenuti ma anche la partecipazione come spalla di  tutti quegli artisti che sono transitati per solidarietà per il complesso  carcerario. Fra gli altri: Claudio Baglioni, 99 Posse, Modena City Ramblers,  Teresa De Sio etc.

La vita della Band si suddivide in due periodi:  dal 1996 al 2001, gli anni più duri, quelli segnati da regime carcerario severo  che in termini musicali si traduce in sonorità più tipicamente rock, un uso  massiccio di chitarre distorte, ma anche testi permeati da un sottofondo di  malessere e inquietudine che riflettono lo stato d’animo tipico di chi è  recluso. Ne sono testimonianza alcuni video di concerti filmati  dall’amministrazione penitenziaria e un CD registrato all’interno della sala  prove di Rebibbia. Due i pezzi di quel repertorio a cui la band è rimasta  affezionata e che ancora la rappresentano, musicalmente e liricamente: Il  cuore batte di più e La chiave. Numerose le trasformazioni in questi  primi anni: le scarcerazioni e gli arresti, infatti, influiscono direttamente  sulla composizione del gruppo e, caso raro in un gruppo rock, ogni defezione  (dovuta, appunto, a scarcerazione) viene salutata con gioia da tutti gli altri.

Dopo il 2001 iniziano le  prime aperture da parte dell’amministrazione penitenziaria e del Tribunale di  Sorveglianza: i primi permessi, alcune autorizzazioni e le misure alternative.

Oggi i componenti della Band sono tutti liberi:  le atmosfere si riempiono di ironia, i testi sono permeati da più umorismo. Da  progetto nato per sopravvivere all'interno, quello dei Presi per Caso diventa un  progetto per far conoscere “fuori” la condizione carceraria.

Nel 2004, con l'approdo nel mondo dei liberi,  vede la luce il Musical carcerario RADIOBUGLIOLO, messo in scena per  quattro settimane al Teatro Sette e al Palladium di Roma. Lo spettacolo dei  Presi per Caso teatrale riscuote grande successo di pubblico e di critica.  Canzoni come Cristo Gospel e Tottì sono considerate dalla stampa  come dei cult. I Presi Per Caso incidono il loro primo CD ufficiale Presi per  Caso, appunto, che contiene le canzoni dello spettacolo portato in scena. Il  disco è stato prodotto dall’associazione no-profit di detenuti Papillon che ha  messo a disposizione del gruppo, in qualità di direttore artistico, Sergio  Gaggiotti dei Rossomalpelo e il noto artista Pablo Echaurren come autore della  copertina.

Nel 2005 la Band invia i suoi brani migliori a Demo, la trasmissione acchiappatalenti di Radio1 ideata e condotta  da Michael Pergolani e Renato Marengo, che manda in onda due pezzi, Cristo  Gospel e La perquisa. Arrivano così anche la visibilità e il successo  nazionali. Dopo la trasmissione radiofonica, Renato e Michael decidono di  organizzare con i Presi per Caso un grande concerto dentro Rebibbia, ospiti fra  gli altri Teresa De Sio, oltre ad alcune fra le migliori Band di Demo.

Nel 2007 è la volta del secondo CD che, uscito  con il marchio Musica Made in Biella e con l’emblematico titolo di  “Delinquenti”, si avvale della partecipazione straordinaria di Rodolfo Maltese  alla tromba in La macchina del capo e di Francesco Di Giacomo voce di Scacchi ner cielo (traccia speciale): storie di carcerati, quelli veri,  raccontate con ironia e con un pizzico di amarezza. Per far sorridere e pensare,  per far conoscere oltrepassando il muro della diffidenza.

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Quaderno sul Ddl Alfano

 

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Libro Giornata della Memoria