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Unci e Unci Sicilia solidali con Michele Guccione

DISEGNI E SCRITTE MINACCIOSE A CRONISTA CHE RIVELO’ CASO RAIMONDI

 

Chiesto l’intervento delle autorità affinché possa lavorare in piena tranquillità

04 giugno 2009 - L’Unione Nazionale Cronisti Italiani e l’Unci Sicilia esprimono solidarietà a Michele Guccione, cronista della redazione di Palermo de “La Sicilia”, contro il quale sono state rivolte minacce di morte per aver rivelato sul settimanale “nell’attesa...” la vicenda di Bernardo Raimondi, l’artigiano rimasto solo dopo avere denunciato gli usurai di cui è vittima, che vuole vendere un rene per curare il figlio disabile.

Davanti alla casa di Raimondi sono stati disegnati la sagoma di un corpo riverso a terra, una pistola e un coltello e una scritta che collega l’artigiano a Guccione, e sul muro perimetrale dell’abitazione sono state disegnate una pistola e una bomba. Sulla vicenda indagano gli investigatori della Squadra mobile di Palermo ai quali è stato denunciato l’accaduto.

L’Unci e l’Unci Sicilia nel ribadire la loro vicinanza a Guccione, chiedono alle autorità di aumentare le misure di sicurezza e sorveglianza affinché il collega possa esercitare con la necessaria tranquillità il suo lavoro di cronista.  

 

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