Mercoledì, 24 Aprile 2024 18:56

Niente privacy per la casta

XXVI CONGRESSO FNSI: LA MOZIONE DEI CRONISTI

 

Al Congresso della Fnsi di Bergamo, Romano Bartoloni ha  presentato la  mozione, sottoscritta da tutti i delegati iscritti ai Gruppi  cronisti, approvata per acclamazione.

 

14 gennaio 2011, Bergamo - Nel sollecitare i nuovi organismi federali a mantenere alta la vigilanza sui  pericoli sempre incombenti di leggi liberticide, il Congresso della FNSI,  riunito a Bergamo dall’11 al 14 gennaio 2011, propone il lancio di una campagna  di denuncia e di sbugiardamento  sulle vere intenzioni della casta nei  ricorrenti progetti di black-out sulle intercettazioni.

Dietro il pretesto della tutela  della privacy, non dei cittadini bensì della loro, si nascondono i disegni di  prevaricazione dei potenti: difendere i propri privilegi con una sorta di  salvacondotto, imporre il silenzio totale sui fatti e sui misfatti della cronaca  di tutti i giorni, mettere la sordina sull’intreccio fra politica e malaffare,  tarpare le ali alla critica e alla mediazione giornalistica. Appare chiaro che  qualsiasi provvedimento legislativo sulle intercettazioni si riserva lo scopo di  assicurare una specie di immunità, benché, in democrazia, la rilevanza dei  comportamenti non sia soltanto giuridica, ma anche politica, sociale ed etica.  Per affidare un minimo di credibilità ad un eventuale ddl sarebbe più  convincente escludere dalla disciplina gli atti riguardanti le cariche elettive  di ogni livello e gli amministratori di società pubbliche o a partecipazione  statale.

 

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Quaderno sul Ddl Alfano

 

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