IL GIORNALISTA GIANNI D’ANNA ASSOLTO DOPO LA SUA SCOMPARSA
“Annullamento senza rinvio perché il fatto non sussiste”. Con questa formula totalmente liberatoria la Corte di Cassazione, nella tarda serata di giovedì, 17 gennaio 2019, ha assolto definitivamente dal reato di diffamazione aggravata a mezzo stampa Gianni D’Anna, giornalista e direttore di Augustaonline ed ha annullato le due sentenze di condanna in primo e secondo grado inflitte dal Tribunale e dalla Corte d’Appello di Messina. Una vittoria piena per il giornalista, scomparso improvvisamente il 19 dicembre scorso a 61 anni, nei cui confronti però il processo in Cassazione venerdì scorso si è svolto regolarmente. Il suo legale di fiducia, l’avvocato Nino Cacia non ha, infatti, formalmente dichiarato la morte dell’imputato e il processo si è svolto per volontà della famiglia che ha voluto così onorare fino alla fine la memoria del loro caro, rinunciando alla dichiarazione di estinzione del reato per morte del reo, che pure era possibile e chiedendo, dunque, che venisse giudicato>. Così recita la nota diffusa dai familiari del collega recentemente scomparso.
“Dopo questi anni di profonda inquietudine vissuta da Gianni, la famiglia vuole dedicare questa vittoria interamente a Lui, a questa professione che tanto amava e alla città di Augusta.Per noi e per tutti coloro che Gli sono stati vicini è una gioia triste. –hanno commentato la moglie Liana e i figli Valerio ed Alessandra- Ringraziamo l'avvocato Nino Cacia che, nonostante tutto, ha reso onore alla sua memoria. Un ulteriore ringraziamento va a chi, da sempre, ha creduto in lui”.
“Le sue parole nel corso del convegno del marzo scorso – ha sottolineato il vice-presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales, ricordando la figura di D'Anna – ci avevano particolarmente colpito. Aveva raccontato con precisione, puntualità e senza rancore quello che gli era accaduto. E attendeva fiducioso il giudizio, certo di avere svolto il suo lavoro con correttezza e serietà. Ai familiari di Gianni D’Anna il cordoglio dell’Unione cronisti”.