BELLOMO (ASSOSTAMPA): “RINGRAZIAMO I CRONISTI E I MAGISTRATI PER LE ATTIVITA’ CONTRO LE ILLEGALITA’ CHE SI SVOLGONO QUI A CIACULLI“
Delegazione del sindacato regionale dei giornalisti in visita al Giardino della Memoria di Palermo su invito dell’Unci
Su invito dell’Unci, una delegazione dell’Assostampa siciliana ha visitato il Giardino della Memoria di Ciaculli.
Impegnato a Roma, in seno alla Fnsi, il segretario regionale Roberto Ginex ha ringraziato per l’invito il vice-presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales.
A Ciaculli sono intervenuti il tesoriere della Giunta regionale, Massimo Bellomo, e il membro della Giunta regionale Roberto Leone. Bellomo ha tributato ai cronisti e ai magistrati parole d’encomio per le attività, anche didattiche, che Unci e Anm svolgono nel sito confiscato “per contrastare le varie illegalità”.
Ad accogliere Massimo Bellomo e Roberto Leone a Ciaculli c’erano il vice-presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales, il presidente dell’Unci Sicilia, Andrea Tuttoilmondo, e il componente del Consiglio direttivo regionale dell’Unci, Antonella Romano. Un momento di riflessione è stato dedicato davanti agli alberi che ricordano il sacrificio del giornalista e scrittore Giuseppe Fava, ucciso a Catania il 5 gennaio 1984, e del giudice Antonino Saetta, trucidato assieme al figlio Stefano, il 25 settembre 1988 sulla strada scorrimento veloce Agrigento-Caltanissetta. Nel corso della visita, che si è svolta in gran parte sotto una fitta pioggia, Leone Zingales ha mostrato ai colleghi un oggetto appartenuto al giornalista Giuseppe Alfano, un portadocumenti che il cronista ucciso nel 1993 a Barcellona (Messina) aveva con sé al momento dell’assassinio.
"Lo scorso autunno – ha sottolineato Leone Zingales – i familiari dei giudici Falcone e Borsellino e del giornalista Alfano hanno donato all’Unci alcuni oggetti appartenuti alle vittime che vengono mostrati in occasione di visite di scolaresche, turisti e di autorità al Giardino della Memoria. Un modo concreto per avvicinare i visitatori alla storia delle vittime".
Nella foto:da sinistra: Andrea Tuttoilmondo, Roberto Leone, Leone Zingales e Massimo Bellomo davanti all'albero che ricorda l'assassinio del giudice Antonino Saetta e del figlio Stefano