I CRONISTI LOMBARDI SCRIVONO AL QUESTORE DI MILANO
VIOLENZE SESSUALI NON RACCONTATE, I GIORNALISTI CHIEDONO UN INCONTRO AL QUESTORE
GRUPPO CRONISTI LOMBARDI
Milano, 10 aprile 2018
Alla c.a. del Questore di Milano, Marcello Cardona
e, per conoscenza
Dirigente dell'Ufficio di Gabinetto della Questura di Milano
Dirigente dell'Ufficio stampa della Questura di Milano
Ufficio stampa della Questura di Milano
Caro Questore,
Nel giorno della ricorrenza della Fondazione della Polizia di Stato, ci permetta di fare i più sinceri auguri per il 166/mo Anniversario che celebrate oggi. Come Gruppo Cronisti Lombardi, e come giornalisti della Sala Stampa della Questura di Milano, siamo quotidianamente impegnati a raccontare la cronaca, e l'operato delle Forze dell'ordine, e ieri abbiamo raccolto con piacere alcuni dati da Voi diffusi. Ci permetta quindi, nell'ottica dei rapporti trasparenti e schietti che contraddistinguono il positivo rapporto tra la Questura e i giornalisti, di approfittare di questa ricorrenza per esporle alcune esigenze da noi ritenute importanti per la pubblica informazione. Una di queste concerne la trattazione delle violenze sessuali, che con 277 casi rappresentano (anche se per la stragrande maggioranza avvengono in ambienti domestici, famigliari o amicali) una piaga nella città di Milano come in altre metropoli. È necessario, a nostro avviso, migliorare il resoconto di questi terribili reati, che non possono essere comunicati solo in occasione dei casi risolti. Siamo consapevoli come voi la delicatezza delle implicazioni psicofisiche per le vittime, e non a caso la deontologia giornalistica con tutta una serie di accorgimenti che noi siamo obbligati a rispettare a loro tutela, che prevedono anche sanzioni ben precise. E severe. Ma, ripetiamo, dato che l'informazione alimenta la coscienza collettiva, la politica, la percezione dell'insicurezza a cui Lei è molto attento, in questo momento - e non per colpa della Polizia di Stato - non si permette una rappresentazione corretta della realtà nella pubblica opinione. Ne avevamo già accennato al Procuratore aggiunto Letizia Mannella, che si era detta disponibile a riparlarne. E ci piacerebbe confrontarci con Lei sulla questione, per rappresentare le reciproche esigenze e magari riuscire a identificare un punto d'incontro diverso dall'attuale, nel rispetto della funzione di polizia giudiziaria e della privacy. Per questo speriamo che Lei voglia parlarne con noi.
Vorremo anche chiederLe, se possibile, un maggior coordinamento tra uffici stampa delle varie forze dell'ordine - ovvio come ciò non dipenda solo dalla Questura - in modo che i tempi delle conferenze stampa di Polizia, Arma e Gdf non si sovrappongano costringendo a frettolose esposizioni e, spesso, a tagliare i tempi del doveroso approfondimento con le domande dei giornalisti invitati.
La ringraziamo per l'attenzione che ci ha dedicato e che ancora vorrà dedicarci.
Rinnoviamo i nostri auguri a Lei e a tutti gli agenti, i funzionari e i dirigenti in servizio a Milano.
Fabrizio Cassinelli
'Tavolo dei cronisti' del Gruppo cronisti lombardi
Unci della Lombardia
Cesare Giuzzi
Presidente Gruppo Cronisti Lombardi